FE | PORSCHE: PERSO L'APPELLO PER LA SQUALIFICA DI DA COSTA A MISANO

La Formula E è una categoria imprevedibile, dove piccoli dettagli possono fare la differenza, anche nel passare o meno i controlli tecnici della FIA al termine della corsa, che in più occasioni hanno cambiato il risultato finale di una gara. Lo sa bene la Porsche che nel corso dell’ultimo anno ha visto comminarsi due penalità che l’hanno privata di un podio e di una vittoria, per cui è stato fatto appello.

Tuttavia, in entrambi i casi, è arrivata la risposta negativa da parte della FIA, che due mesi dopo i fatti di Misano ha confermato la squalifica dal primo round della tappa di Misano, con cui Antonio Felix da Costa era stato privato del suo primo successo stagionale in una fase molto delicata della sua carriera.

Il portoghese aveva infatti trionfato superando la Nissan di Oliver Rowland della Nissan a tre giri dalla fine, con una mini fuga che si è poi rivelata decisiva per passare in testa anche sotto la bandiera a scacchi. Tuttavia, nei consueti controlli post-gara, la FIA ha scoperto che sulla sua monoposto era stata montata un componente non concesso dal regolamento, ovvero la molla che gestisce il pedale dell’acceleratore.

Antonio Felix da Costa, Porsche, Oliver Rowland, Nissan, Andretti Autosport

Foto di: Andreas Beil

La scuderia tedesca ha subito presentato appello sperando di poter ribaltare il risultato e riconquistare quei punti che sarebbero fondamentali anche in ottica classifica team e costruttori nella battaglia con Jaguar. Il ricorso è stato esaminato lo scorso 7 giugno e, dopo un periodo di attesa in cui valutare tutti gli elementi a disposizione, la Corte d'Appello Internazionale ha confermato la decisione dei commissari di squalificare da Costa dal primo ePrix di Misano, per cui la vittoria rimane nelle mani di Rowland e alla Nissan.

Cercando di difendersi, Porsche ha sostenuto che la molla in questione era stata usata sulle vetture di precedente generazione, la Gen 2, ma non era stato incluso nel catalogo Spark per la Gen3, ovvero in quella lista di componenti che il fornitore unico consegna a ogni scuderia della griglia con i vari pezzi consentiti dal regolamento.

Infatti, nel catalogo quel componente era stato rimosso, ma ciò non era stato evidenziato in qualche modo, come avviene invece per eventuali modifiche e sostituzioni, che vengono invece sottolineate in giallo, in modo che un team se ne possa accorgere. Secondo quanto appreso da Motorsport.com, la differenza tra le due molle sarebbe minima, soprattutto a livello di prestazioni, ma non rientrando nel catalogo degli elementi permessi, chiaramente è scattata la squalifica per infrazione tecnica.

Antonio Felix da Costa, Porsche

Foto di: Sam Bagnall / Motorsport Images

Inoltre, secondo quanto emerge nei documenti dell’appello, Porsche "non è mai stata rimproverata durante i controlli per aver usato la molla contestata [in precedenza], ed era impossibile verificare la conformità con l'intero catalogo così presto prima della gara. A ciò si aggiunge il fatto che l'uso della molla contestata non le ha dato alcun vantaggio sportivo".

Tuttavia, il tribunale ha rimarcato come “l'obbligo di rispettare i regolamenti tecnici e la responsabilità derivante dalla loro inosservanza ricadono esclusivamente sui concorrenti", motivo per il quale tocca ai team assicurarsi di essere in linea con le norme regolamentari prima dei controlli da parte dei delegati della Federazione.

Il tribunale che si è occupato del ricorso ha aggiunto un altro elemento fondamentale. Porsche ha infatti sostenuto che la molla è stata controllata più volte dall’inizio della Season 9, ovvero la prima con la Gen 3, di fatto ricevendo sempre l’approvazione dei commissari sportivi. Dall’altra parte, però, secondo il tribunale la stessa scuderia tedesca non è stata in grado di fornire "alcuna prova del fatto che lo staff tecnico della FIA abbia controllato la molla contestata, ne abbia ammesso la conformità" dopo l'inizio della stagione 2022-23, nonostante il team abbia utilizzato una parte di fatto considerata illegale nel corso dell’ultimo anno e mezzo.

Antonio Felix da Costa, Porsche, Porsche 99X Electric Gen3, Oliver Rowland, Nissan, Nissan e-4ORCE 04

Foto di: Andreas Beil

Altro punto della difesa Porsche è stato il fatto che la molla utilizzata nella Gen 2 non offrisse alcune vantaggio sul piano competitivo. Per quanto non vi siano in effetti grosse differenze, a livello puramente legale ciò non rappresenta una scusante, perché di fatto è stato comunque violato il regolamento, come si legge nei documenti: "In conformità con l'articolo 1.3.3 del Codice, 'Se un'automobile viene trovata non conforme alle norme tecniche applicabili, non sarà possibile sostenere che non è stato ottenuto alcun vantaggio in termini di prestazioni'".

Respingendo il ricorso e confermando la decisione originale degli steward, da Costa e la Porsche perdono definitivamente la vittoria e i 25 punti, lasciando il costruttore tedesco a 73 lunghezze dalla Jaguar nella classifica riservata alle squadre.

Dopo la gara di Misano, da Costa ha ottenuto altre due vittorie in questa stagione negli appuntamenti di Berlino e Shanghai. Tuttavia, complice un inizio di stagione difficile, il portoghese ora si trova al settimo posto a 83 punti dal leader del campionato Nick Cassidy, con un distacco sostanzialmente impossibile da chiudere con solo quattro gare alla conclusione del mondiale. Tuttavia, la crescita evidenziata nella seconda parte del campionato è un segnale positivo per da Costa e il team, che puntano a chiudere la stagione con un buon risultato.

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