DIRTEST BETA ALP 4.0: LA OFF-ROAD DESTINATA A CHIUNQUE?

Non è una maxi enduro, non è una enduro e non è una motocross: è “semplicemente” la Beta Alp 4.0 l’ultima arrivata nella gamma off-road “ALP” prodotta dalla Casa di Rignano sull’Arno.

I 140 kg di peso a secco e il motore da 348 cc che la rende guidabile dai possessori di patente A2 rendono chiaro l’obiettivo del Marchio italiano: creare una moto per l’off-road più versatile possibile e quindi destinata ad una fetta particolarmente ampia del mercato delle due ruote.

Sarà riuscita Beta nel suo intento? Scopritelo nel nostro DIRTest, o se preferite nella nostra prova, che trovate qui sotto!

Beta Alp 4.0: prezzo e caratteristiche

Facciamo il punto sulla moto quindi: largo ai giovani e largo a un progetto nuovo, che passa da questo a questo. Un bel cambiamento eh? Le differenze rispetto agli anni passati non si riducono solamente a nuove plastiche e a un design più accattivante, no. L’ALP 4.0, del passato, conserva solo il nome e poco più.

Parte tutto dal motore: via l’unità raffreddata ad aria per far posto a un nuovo monocilindrico da 348 cc, 35 CV e sei marce raffreddato a liquido e sviluppato in collaborazione con Tayo Motorcycles, dove vengono prodotte le Zontes delle quali Beta è importatore italiano. Motore che viene utilizzato anche come elemento stressato all’interno del nuovo telaio perimetrale in acciaio, al quale è abbinato un pacchetto sospensioni semplice, come vuole la tradizione. Davanti c’è una forcella a steli tradizionali dal diametro di 43 mm ed escursione di 185 mm, dietro, invece, trova posto un monoammortizzatore regolabile solo nel precarico capace di assicurare un’escursione della ruota di 195 mm. A completare la ciclistica ci pensa il comparto freni firmato Nissin con disco anteriore da 290 mm e posteriore da 220 mm.

Elettronica? Niente paura, nonostante l’arrivo di un nuovo display TFT dal quale è possibile disattivare l’ABS sia davanti, sia dietro tramite l’apposito tasto sul blocchetto di sinistra, resta tutto pura meccanica. Niente mappature, controllo di trazione e diavolerie varie. La ALP è e resta un mezzo puro, nel più stretto senso del termine. E quanto si paga l’ormai sempre più rara purezza? 5.790 euro, sia che la scegliate bianca, sia che la scegliate rossa. Il prezzo è lo stesso anche se doveste puntare sulla X, la versione più stradale con ruote da 19” davanti e 17” dietro.

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