ALFA ROMEO GIULIA QUADRIFOGLIO, ECCO PERCHé TUTTI DOVREBBERO AVERNE UNA

Passano gli anni ma lei rimane tra le auto più belle da guidare in assoluto. Ecco perché è un must have tra le berline sportive

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio. Sì esatto, di nuovo lei: l’avete vista tante volte ma c’è sempre un buon motivo per tornare a parlare di lei. Passano gli anni, la tecnologia va avanti, tutto si fa più freddo e meno sanguigno ma per fortuna qualcuno che va controcorrente ancora c’è.

Di auto come lei non ce ne sono per cui nel video che trovate cliccando qui sopra in copertina vi spiegherò perché tutti dovremmo averne una in garage.

Tra le più belle in assoluto da guidare

Del design vi parlerò brevemente qui sotto perché voglio concentrarmi da subito sulla guida partendo dall’unica cosa che non mi è piaciuta che paradossalmente è il suono nonostante su questo esemplare ci sia l’impianto Akrapovic da 4500 euro. La timbrica del V6 è incredibile, sbraitante, profonda e rude, ma rispetto alla Giulia prerestyling si sente come il motore sia più tappato e meno libero di urlare.

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (2024)

La Quadrifoglio è ormai quasi unica. Pensate alle altre berline sportive sul mercato: mettendo da parte l’Audi RS5 Sportback che ormai è un progetto vecchio, ci sono la BMW M3, super tecnologica con un sistema di trazione integrale intelligente che la trasforma anche in una posteriore pura, sei cilindri e 1750 kg di peso, e la Mercedes-AMG C63 che adesso è potentissima ma ha un quattro cilindri 2.0, integrale con modalità drift ma supera i 2.000 kg. E poi c’è lei, la Giulia, solo posteriore, con un V6 e 1.660 kg che ad oggi sembrano paradossalmente pochissimi. E questa leggerezza comporta una dinamica da fuori di testa.

Il superpotere della Quadrifoglio è quello di riuscire a riunire in un unico corpo tutte le qualità che noi appassionati cerchiamo in un’auto sportiva. C’è chi ama le prestazioni pure, chi la leggerezza, chi il suono, chi la sfruttabilità e la possibiltà di usarla tutti i giorni. Lei mette d’accordo tutti attraverso un mix perfetto di diversi elementi tarati alla perfezione. Tra le rivali sarà sicuramente la meno high tech dentro, la meno elaborata elettronicamente, ma è senza ombra di dubbio la più bella da guidare e curva dopo curva vi renderete conto di alternare espressioni di goduria a stupore puro.

I paragoni con qualsiasi altra auto non reggono, basta un attimo anche andando piano per innamorarvi di come la Giulia approccia alla strada, le dà del tu, e questa sensazione passa in particolare da due elementi, dallo sterzo e dall’assetto.

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (2024)

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (2024)

Guardate il volante e ditemi che non è bellissimo, dall’impugnatura sottile e con i paddle pazzeschi. È un comando super diretto, basta un minimo angolo per buttarsi in curva con un’agilità disarmante, preciso che se impostate bene la traiettoria dall’inizio non dovrete più muoverlo di un centimetro. Nel misto sembra che non ci sia nulla tra il pensiero di girare e la reazione dell’auto, la Giulia sembra leggervi la mente anticipando ogni mossa e questo vi trasmette un senso di sicurezza infinito.

Il principale responsabile della libido però è l’assetto perché la meccanica che fisicamente collega le mani e il corpo del pilota all’asfalto è stata concepita come se fosse un’auto da corsa, e mi riferisco a tutti gli angoli delle sospensioni caster e camber e agli ammortizzatori stessi a controllo elettronico. Pochi filtri e feedback limpidi. Nonostante la potenza la Giulia è morbida, non è una spacca schiena, ed è incredibile come riesca ad essere incisiva in curva andando forte con rollio e beccheggio minimi che la incollano ancora di più all’asfalto.

In pista potrebbe essere più rigida ma per l’uso quotidiano è perfetta così. È bilanciatissima, trasparente e sincera e riesce a far capire benissimo dove può spingersi senza rischi. Questo non vuol dire che sia un’auto facile, anzi il contrario. Trasmette così tanta confidenza che è un attimo sottovalutarla. La trazione è pur sempre tutta dietro e con il restyling il motore V6 2.9 ha raggiunto i 520 CV. E ha un’anima: è buono e accomodante quando si va piano con il cambio che gestisce alla perfezione la coppia di 600 Nm, brutale e arrabbiatissimo quando invece si vuole spingere. Ne ha sempre, sembra non finire mai e strappa letteralmente l’asfalto da terra.

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (2024)

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio: se ne cercassi una usata?

Tutto questo ha un prezzo, alto, ma ci si porta a casa un capolavoro. La Giulia con il V6 costa, nuova, poco più di 95.000 euro che scendono a 84.000 sfruttando gli sconti della Casa. Sul mercato dell'usato però ce ne sono tante anche a prezzi allettanti.

Quando si acquistano auto del genere però non si sa mai come siano state trattate e se abbiano mai avuto incidenti. Utilizzando l’applicazione carVertical però è possibile avere una sicurezza in più: inserendo targa o telaio è possibile consultare tutta la storia documentata della macchina, un piccolo investimento che potrebbe letteralmente farvi risparmiare un sacco di tempo e soldi. Provate qui: se utilizzate il nostro codice sconto "MOTOR1" avete anche lo sconto!

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (2024)

Con il restyling sono arrivati i fari a matrice di LED

La Giulia è stata aggiornata nel corso del 2023 e a cambiare sono stati alcuni dettagli. I 10 CV in più del motore non si sentono, si notano i nuovi fari davanti che ora sono a matrice di LED e qualche altra cosa qua e là ma tutto di poco conto. Pensare poi al fatto che la Quadrifoglio così come la conosciamo abbia 8 anni fa strano perché è ancora una delle auto più belle in circolazione: cattiva, larga, arrabbiata, tamarra da alcuni punti di vista ma incredibilmente bilanciata da altri.

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