ROMA, INCENDIO A CINECITTà-TORRE SPACCATA: GRAVI 4 SOCCORRITORI, IN CODICE ROSSO AL SANT'EUGENIO. DISTRUTTA L'AUTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Roma brucia ancora dopo il rogo che, a inizio agosto, ha mandato in fumo gran parte della collina di Monte Mario. Un maxi incendio di sterpaglie è divampato nel primo pomeriggio nel cosiddetto 'pratone' che abbraccia i quartieri di Torre Spaccata e Cinecittà, alla periferia est della Capitale. Le fiamme, alimentate dal vento, si sono propagate con rapidità e hanno ustionato quattro soccorritori impegnati nelle operazioni di spegnimento. Si tratta di un caposquadra dei vigili del fuoco e di tre volontari della protezione civile, tra cui una donna, che sono stati trasportati in codice rosso all'ospedale Sant' Eugenio. Il fuoco ha anche avvolto un mezzo della Protezione civile, il veicolo multifunzione 4x4 Graelion, andato completamente distrutto.

 

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Dubbi sulle cause

Paura tra i residenti con le fiamme che hanno lambito le abitazioni. Una colonna di fumo nero si è rapidamente sollevata sulla zona, ben visibile anche a diversi chilometri di distanza. Sul posto polizia, carabinieri e pattuglie della polizia locale che hanno chiuso al traffico alcune strade per consentire le operazioni di spegnimento e mettere in sicurezza l'area. L'incendio è stato circoscritto dopo alcune ore, ma restano da chiarire le cause.

 

Le reazioni

Tanti i messaggi di vicinanza ai soccorritori feriti. «Auguro pronta guarigione al vigile del fuoco e ai tre volontari della Protezione civile di Roma Capitale» ha sottolineato il ministro dell'interno, Matteo Piantedosi. Mentre il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha affermato: «A tutti coloro che, su più fronti, stanno affrontando con dedizione, coraggio ed esemplare spirito di servizio questa estate, segnata da numerosi incendi, anche di rilevante entità, va la nostra più profonda gratitudine, con l'impegno di continuare a fare la nostra parte, in un'ottica di costante controllo e di prevenzione, fiduciosi che vengano chiarite le cause di questi roghi, già all'attenzione delle autorità competenti». Auguri di pronta guarigione anche dal sindaco Roberto Gualtieri, in costante collegamento con il direttore della Protezione Civile di Roma Capitale e dell'ospedale Sant'Eugenio. Il sindaco ha espresso un «sincero ringraziamento per il grande lavoro che stanno svolgendo in queste ore difficili». Sulla stessa linea il presidente della Regione Francesco Rocca: «Seguo con attenzione insieme ai vertici della Asl le condizioni dei tre volontari e del vigile del fuoco rimasti ustionati questo pomeriggio. A loro il mio pensiero cui si unisce quello di tutta la Regione».

I precedenti

Quello di oggi è l'ultimo di una serie di vasti roghi divampati nella capitale in questa torrida estate. Tra i più violenti a inizio agosto l'incendio che ha interessato la collina di Monte Mario, costringendo a evacuare anche i vicini studi della Rai. Mentre nei giorni scorsi le fiamme si sono sviluppate a pochi metri dal Grande raccordo anulare nei pressi del parco acquatico di Hydromania che è stato evacuato.

Soccorritori in prognosi riservata

Sono in prognosi riservata e restano gravi le condizioni dei quattro soccorritori impegnati nelle operazioni di spegnimento del maxi incendio di sterpaglie divampato nel pomeriggio a Roma, rimasti ustionati e ora ricoverati all'ospedale Sant'Eugenio. Sono intubati e sedati per alleviare il dolore. Attualmente, tre di loro sono ricoverati presso il Centro Grandi Ustioni, mentre l'altro si trova in rianimazione. È quanto fa sapere una nota della Regione Lazio. Domani mattina alle 11:30, l'assessore al Bilancio e all'Agricoltura, Giancarlo Righini, su delega del presidente della Regione, Francesco Rocca, e il direttore della Protezione Civile regionale, Massimo La Pietra, si recheranno in ospedale per informarsi sulle condizioni cliniche dei quattro operatori. La visita sarà anche un'occasione per esprimere, a nome della Giunta della Regione Lazio, l'apprezzamento per il lavoro svolto dall'equipe medica dell'ospedale, intervenuta durante l'emergenza. Al termine della visita, alle ore 12, presso la Sala Montalcini dell'Ospedale Sant'Eugenio, è previsto un punto stampa curato dal commissario Straordinario Asl Roma 2, Francesco Amato. L'Ospedale Sant'Eugenio di Roma, vista la gravità dell'emergenza, prosegue la nota, ha attivato sin dai primissimi minuti il piano «Peimaf», mobilitando tutto il personale medico e infermieristico previsto nel protocollo, con l'aggiunta di due chirurghi e l'implementazione dell'intero piano infermieristico della struttura. Per garantire un intervento tempestivo, tutti gli ustionati già ricoverati sono stati trasferiti nei reparti indicati dal «Peimaf», al fine di assicurare la massima attenzione ai nuovi pazienti. I parenti dei quattro operatori ricoverati riceveranno aggiornamenti costanti ogni ora, con spiegazioni dettagliate sulle problematiche. Inoltre, sarà fornito loro supporto psicologico. L'Azienda sanitaria, conclude la nota, ha garantito anche un monitoraggio costante e aggiornamenti ai colleghi della Protezione Civile dei tre operatori ricoverati e al Vigile del Fuoco.

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