PROVA PEUGEOT 3008 HYBRID GT – HA GLI ARTIGLI MA NON GRAFFIA

Ogni nuova generazione della Peugeot 3008 rappresenta una piccola rivoluzione rispetto alla precedente, e questa ultima – che ha esordito circa un anno fa ed è la terza dalla nascita del modello – non fa eccezione: abbandonate le forme da SUV, ha preso quelle di una crossover coupé. D’altronde, rispetto al modello precedente impiega una piattaforma inedita (denominata STLA) ed è anche di mezza spanna più lunga, per un totale di 454 cm. Alla versione full electric e-3008 del debutto (213 CV) si sono affiancate due ibride: la plug-in da 194 CV e la mild hybrid protagonista del nostro test, che di cavalli ne ha 136.

Le dimensioni sono generose

La grande calandra in tinta con la carrozzeria, le luci diurne verticali che sembrano artigli di un felino e i sottili gruppi ottici a led delineano un frontale imponente e personale, e l’alta fiancata è visivamente alleggerita da inserti in plastica nera, materiale che incornicia anche i passaruota. A distinguere la coda ci sono due spoiler, uno che sovrasta il piccolo lunotto spiovente e l’altro sul portellone. Grazie pure ai generosi cerchi da 19”, nell’insieme questa francese appare proporzionata e non priva di una nota di sportività.

Peugeot 3008 Hybrid: listino da meno di 39.000 euro

La Hybrid è la versione d’accesso alla gamma della Peugeot 3008, almeno se ci si accontenta della “base” Allure, che costa 38.700 euro e offre comunque una dotazione completa anche in tema di ADAS (sebbene manchi il cruise control adattivo con funzione stop&go, che abilita la guida semiautonoma di livello 2 ed è di serie per l’allestimento superiore). Per la più ricca Hybrid GT del test, invece, occorre sborsare 43.200 euro. A titolo di paragone, l’elettrica e-3008 parte da 41.980 euro e la ibrida ricaricabile da 44.950 euro.

Uno schermo che sembra sospeso

Nell’abitacolo della Peugeot 3008 Hybrid campeggia un display di ben 21” di diagonale, che raccoglie la strumentazione e il touch-screen del sistema multimediale: essendo fissato a un supporto posteriore abilmente nascosto alla vista, sembra sospeso. Il piccolo volante dalla corona schiacciata ai poli non copre informazioni importanti  (contrariamente a quanto accadeva in alcune precedenti Peugeot con cruscotto rialzato di tipo tradizionale). Le schermate sono personalizzabili, anche con widget.

“Sfogliabile” e configurabile pure l’altro schermo tattile, più piccolo, al centro della plancia, che propone scorciatoie per le funzioni di impiego più frequente: così si possono richiamare al volo, per esempio, i comandi (virtuali) della climatizzazione, le app preferite o la navigazione verso una destinazione ricorrente. I molti tasti nelle razze del volante sembrano a sfioramento e invece sono meccanici: bene così.

Un moderno salottino

Il design degli interni della Peugeot 3008 Hybrid è curatissimo, e ancora più originale di quello della carrozzeria. Gradevoli i materiali, compreso il tessuto grigio che riveste parte della plancia, dei pannelli porta e del tunnel. Quest’ultimo è largo (e un po’ troppo ingombrante verso il lato guida) ed elaborato: nella sommità ospita la piastra per la ricarica wireless dello smartphone e vari comandi fisici (fra i quali il selettore delle modalità di guida e la regolazione del volume audio). Numerosi e ben congegnati gli scomparti portaoggetti, fra i quali spicca un vano davvero capiente ricavato all’interno del bracciolo fra le poltrone: della praticità non c’è proprio da lamentarsi.

Lo spazio non manca

Stesso discorso per l’abitabilità: davanti si è accolti da avvolgenti poltrone dal disegno sportivo, ma comunque molto ampie, e il divano è in grado di ospitare decorosamente anche tre adulti. Tuttavia, chi sta al centro non ha molto agio per le gambe a causa del mobiletto con le bocchette d’aerazione, che sporge fra i sedili davanti.

Adeguato alle esigenze della famiglia il bagagliaio: capace di 520-588/1482 litri, ha un profilo regolare e ben sfruttabile, ed è reso pratico anche dal pavimento riposizionabile e rimovibile; unica pecca è che abbattendo lo schienale del divano (in tre parti), questo rimanga leggermente sollevato non consentendo di ottenere un ripiano perfettamente orizzontale.

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