MCLAREN MCL38: LA LINEA DI SVILUPPO INDIVIDUATA STA PREMIANDO

La McLaren è la prima sfidante della Red Bull. Per consolidare questo ruolo, in Austria, Woking aggiornato la MCL38 nell’ottica di rimanere in scia della RB20. I tecnici hanno operato su una modifica apparentemente piccola all’ala anteriore.

In realtà ciò che gli ingegneri cercavano di ottenere è qualcosa di molto più consistente. Ossia risolvere un conflitto che caratterizza le macchine di questa generazione: mantenere un equilibrio costante tra curve a bassa e alta velocità.

La caratteristica naturale di una vettura di Formula 1 è avere sottosterzo a bassa velocità e il sovrasterzo ad alta velocità. Le regole vigenti hanno acuito questa caratteristica. I vincoli odierni prevedono che i tunnel che alimentano i Canali Venturi siano molto indietro rispetto a quanto succedeva con le vetture a effetto suolo degli Anni Ottanta. 

Questa natura fa sì che sia complesso trovare il bilanciamento tra il carico che genera all’avantreno e quello prodotto dalla parte arretrata delle monoposto. Se a bassa velocità il retrotreno produce più carico, le cose cambiano con l’aumentare della stessa.

Man mano che l’auto si comprime sulle sospensioni e il carico aerodinamico si allinea con la velocità, l’ala anteriore si avvicina al suolo e, proprio come il fondo della vettura, inizia a lavorare in base all’effetto suolo generando maggiore downforce

Il centro della pressione aerodinamica (l’equivalente aerodinamico della distribuzione del peso), si sposta in avanti al crescere della velocità conferendo all’auto un comportamento sovrasterzante. In questi anni i team hanno scoperto che tendono ad avere ali anteriori che non sono abbastanza efficaci a bassa velocità (quando scatta il sottosterzo) ma che sono, di converso, troppo valide alle alte velocità, quando si produce sovrasterzo.

L’obiettivo dei tecnici è quello di far perdere all’ala anteriore un po’ della spinta verticale che si produce ad alta velocità (da qui la costante ricerca dei modi per far flettere le ali) e di  avere un flusso più energizzato a bassa velocità.

La nuova ala anteriore che la McLaren ha portato a Spielberg differisce da quella vecchia principalmente per il fatto che le palette sono molto più “attorcigliate” sul lato interno delle piastre terminali. Questo con lo scopo di energizzare il flusso d’aria a bassa velocità.

A velocità più elevate la nuova configurazione presentata dai tecnici intende contenere l’aumento di carico. Cosa che, in un bilancio generale, incrementa le prestazioni dell’ala più a bassa che ad alta velocità. Il team principal della McLaren, Andrea Stella, ha confermato che questa è la direzione desiderata per lo sviluppo dell’ala anteriore della MCL38

McLaren MCL38: Andrea Stella soddisfatto della linea di sviluppo intrapresa

Soprattutto con questa generazione di auto e questa generazione di regolamenti sull’ala anteriore, le geometrie sono molto limitate. Pertanto è difficile ottenere ciò che si desidera a bassa velocità/angoli di sterzata elevati rispetto a ciò che si desidera in linea retta, o ciò che vogliamo ad alta velocità”.

Questa è una sfida che sono sicuro che tutte le squadre stanno affrontando ed è anche per questo che è abbastanza difficile portare sviluppo su un’ala anteriore. Speriamo quindi che il compromesso su cui stiamo lavorando sia in grado di offrire qualche vantaggio a bassa velocità, ma senza influire troppo negativamente sull’alta velocità o sulla linea retta”.

Questa è una direzione di sviluppo di ciò che abbiamo introdotto con l’ala anteriore che abbiamo portato a Miami. Abbiamo visto che quel concetto funzionava bene, quindi volevamo approfondirlo. Questo è un altro tentativo di migliorare il comportamento della vettura a bassa velocità“, ha chiuso Stella al sito ufficiale della F1.

McLaren, quindi, ha individuato una chiara linea evolutiva che sta portando avanti con grande attenzione per evitare di forzare la mano e trovarsi con risultati opposti a quelli desiderati. Un po’, mutatis mutandis, quanto accaduto in Ferrari con il pacchetto introdotto a Barcellona che per ora non ha dato i risultati sperati. 

Crediti foto: McLaren 

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