MCLAREN, IL CASO DELL'ALA FLESSIBILE. PERCHé è SCOPPIATA LA POLEMICA E COSA DICE LA FIA

Questo fine settimana corre il Gp di Singapore, altra pista cittadina con curve lente e muretti. Le macchine avranno assetti completamente diversi da quelli di Baku, dove contava la velocità di punta. Ma continua a far rumore il caso dell'ala posteriore della McLaren. Immagini del Gp dell'Azerbaigian infatti hanno mostrato l'appendice aerodinamica flettersi favorendo, almeno in linea teorica, un guadagno chilometrico. Leclerc, finito dietro a Piastri, aveva detto: «Era imprendibile». 

Per alcuni era come se l'australiano utilizzasse una sorta di Drs, quando in realtà chi è in testa alla corsa non ne ha diritto. Fra speculazioni, sussurri e tentativi di mettere pressione (la Red Bull ha messo nel mirino le ali della McLaren, pur senza aver mai fatto passi formali) il regolamento parla chiaro: «Gli elementi aerodinamici devono essere fissi e immobili». Tuttavia è impossibile eliminare del tutto certi movimenti ad altissima velocità, tutto sta nella portata di questi movimenti, il sospetto è che vengano utilizzati materiali a deformazione programmata per ottenere vantaggi aerodinamici. Il tema  è complesso, in F1 ci si muove nelle zone grigie, che non significa affatto che le soluzioni siano automaticamente vietate.  

La McLaren di Piastri è stata soggetta alle verifiche tecniche dopo la vittoria di Baku ed è risultata regolare in ogni suo componente. E sul tema specifico ha risposto con una nota: «Monitoriamo la flessibilità del corpo vettura di tutte le macchine molto attentamente e abbiamo il diritto di chiedere modifiche in qualsiasi momento della stagione. Ad ogni modo se una squadra passa il test di flessione è in regola dunque non c'è bisogno di altri procedimenti». 

Ma il passaggio più interessante è quello successivo, dal quale si capisce che i video dell'ala posteriore di Piastri spingeranno la Fia a capirne di più: «Stiamo esaminando dati e prove che sono venuti fuori dal Gp d Baku e stiamo considerando eventuali azioni di implementazione (delle regole ndr) per il futuro. Fa parte del normale processo di revisione delle regole tecniche». 

Dunque nei prossimi mesi potremmo assistere a una stretta sui test di flessione o a qualche direttiva tecnica che faccia chiarezza. Un intervento, quella della Federazione, che potrebbe avere ripercussioni non solo sulla McLaren (e sulla Mercedes, sulla quale sono state notate soluzioni simili) ma anche su Ferrari e Red Bull, che hanno lavorato allo sviluppo di  idee «flessibili», attese nei prossimi Gp. E comunque di qui alla fine del campionato non vedremo più piste con rettilinei infiniti come Baku, e magari la polemica si sposterà su altro. Come spesso avviene in F1. La McLaren è considerata all'avanguardia in tema di ali, dall'estate ha portato grosse novità che si sono tradotte in un aumento delle prestazioni. Dal Gp del Belgio la Fia ha introdotto controlli più severi grazie alle telecamere e nessuno è mai stato trovato irregolare. Piastri: «È tutto legale e non è neanche il motivo per cui siamo competitivi, non esiste il trucco magico in F1». 

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