AUTOVELOX SICURSAT NON OMOLOGATI, ECCO CHI PUò FARE RICORSO

Degli autovelox Sicursat non omologati si è discusso parecchio, ecco chi può fare ricorso, portando addirittura al sequestro degli autovelox T-Exspeed V 2.0, come già avvenuto in 10 diverse regioni.

Una recente indagine della Polizia Stradale, partita da Cosenza, ha portato al sequestro di numerosi autovelox non omologati, in diversi comuni di dieci diverse regioni del nostro Paese: la strumentazione non omologata porta ad un rischio notevole, quello di una vera e propria pioggia di ricorsi contro le multe, ma non solo questo.

Gli enti locali che hanno in uso gli apparecchi di rilevazione della velocità del tipo “T-Exspeed V 2.0″ dell’azienda ligure Sicursat, rischiano di dover rimborsare gli automobilisti con cifre complessivamente molto rilevanti.

Autovelox Sicursat non omologati, dove sono stati sequestrati?

I T-Exspeed V 2.0 sono stati già sequestrati dalla polizia lungo la statale 107 Silana-Crotonese e la 106 Jonica, nonché sulla Strada Provinciale 234.

I sequestri di apparecchiature per il rilevamento della velocità sono avvenuti in una decina di regioni. Le polizie municipali si sono appoggiate a società di servizi che hanno fornito questa specifica apparecchiatura presente in Lombardia, Emilia, Molise, Veneto, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Puglia e Sicilia.

Il sequestro delle apparecchiature non riguarda quindi solo il territorio cosentino, da dove tutto è inizialmente partito, ma tutto il nostro territorio nazionale.

Il filone di indagine ha rilevato che il prototipo in disponibilità del Ministero delle Infrastrutture è difforme da quello poi effettivamente installato e pertanto, non è stato approvato. L’omologazione degli autovelox in realtà è una cosa diversa, come rilevato anche dalla Corte di Cassazione, in questo caso comunque manca, semplicemente perché mancano i parametri tecnici per averla.

Gli accertamenti fin qui effettuati, infatti, hanno rilevato anche l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento, elemento indispensabile per accertare le violazioni rilevate dai sistemi e la loro legittimità.

Autovelox Sicursat non omologati, chi può fare ricorso?

Gli enti locali in genere non acquistano gli autovelox, ma li noleggiano da società attive nel settore. Il modello oggetto del sequestro era stato pensato sia per il noleggio che per la vendita, da parte della Sicursat, un’azienda che opera nel settore dal 2002 e ha sede operativa a Genova. I comuni si muoveranno per le loro vie e con i loro tempi, ma gli automobilisti cosa possono fare?

Il Codacons ha spiegato che chi ha ricevuto sanzioni a seguito delle segnalazioni degli autovelox non omologati può impugnarle. Chi le ha già pagate non può impugnarle, ma potrà comunque, una volta concluse le indagini, agire per il risarcimento dei danni subiti.

Si profila un conto potenzialmente davvero salato per le casse degli enti locali, tra rimborsi agli automobilisti e mancate sanzioni legate allo spegnimento e in molti casi alla rimozione degli autovelox.

Il Codacons sta già preparando poi anche un esposto alle sedi regionali della Corte dei Conti affinché sul caso apra una indagine contabile, volta ad accertare anche eventuali danni erariali e le relative responsabilità. Si tratta insomma di un caso complesso, destinato probabilmente a fare scuola, in diversi settori.

Autovelox Sicursat non omologati, ecco chi può fare ricorso: immagini e foto

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